La Nostra Vallata

La Valtiberina 

La Valtiberina è la parte della provincia di Arezzo più vicina agli appennini e a breve distanza da Umbria, Emilia Romagna e Marche. In Emilia infatti, a un passo dal confine con la Toscana, nasce il fiume Tevere che dà il nome alla nostra terra e dal Monte Fumaiolo scende verso Pieve Santo Stefano prima e Sansepolcro poi per continuare in Umbria e via via fino a Roma.

Il centro più importante della vallata è certamente Sansepolcro, borgo che ha dato i natali a personaggi illustri quali Luca Pacioli e Piero della Francesca, nel Museo Civico si possono ammirare diverse opere dell'artista tra le quali la Resurrezione di Cristo, mentre a pochi chilometri nel paese di Monterchi si trova invece la Madonna del Parto, capolavoro dell' artista biturgense.

A poca distanza da Sansepolcro si trova Anghiari, uno dei Borghi più belli d'Italia, con le sue grandi mura e le viuzze suggestive in ogni stagione.

Pieve Santo Stefano è  noto per l'Archivio Nazionale dei Diari e il Museo del Diario che merita sicuramente una visita.

Caprese Michelangelo offre la possibilità di visitare casa Natale di Michelangelo Buonarroti all'interno delle vecchie mura del castello adornato di copie delle opere più famose dell'artista e la Chiesa di San Giovanni dove egli è stato battezzato.

Caprese Michelangelo

Caprese nasce nell’alto medioevo come borgo fortificato per il controllo della valle del torrente Singerna, all’epoca delle lotte tra longobardi e bizantini, dall’XI secolo è documentato come castello appartenente ai signori di Galbino e fu conteso per tutto il XIII secolo da Arezzo; infine con la caduta degli aretini sotto Firenze nel 1384 divenne una podesteria di quest’ultima.

Il 6 marzo 1475 nacque in questo luogo Michelangelo Buonarroti, uno dei massimi geni del Rinascimento. Il padre Ludovico, appartenente al patriziato fiorentino, era a quei tempi podestà di Chiusi della Verna e Caprese. Nel 1913 il comune valtiberino cambiò il proprio nome in Caprese Michelangelo in onore al suo più grande figlio.

La rocca, da cui si godono panorami unici sulla Valtiberina e l’Alpe di Catenaia, dal 1875 ospita il Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti, costituito da tre edifici principali: la Corte Alta, risistemata negli anni Sessanta del secolo scorso, il Palazzo del Podestà della prima metà del Quattrocento, che è la casa natale del genio rinascimentale, e Palazzo Clusini della seconda metà del XV secolo. A queste parti si aggiunge l’ampio giardino.


Sansepolcro

La tradizione della cittadina racconta che sono stati due Santi pellegrini a fondare la città quando furono di ritorno dalla Terra Santa, ebbero un segno divino nella valle e decisero quindi di costruire una cappella a protezione delle Sacre Reliquie. La città vide il massimo splendore fra la fine del Medioevo e la nascita del Rinascimento con la costruzione di numerosi palazzi del centro storico che ancora mantengono il loro antico fascino e con la nascita di personaggi illustri come Luca Pacioli e Piero della Francesca.

Nel mese di settembre ogni anno rivive il folklore con la rievocazione dei Giochi di Bandiera ed il Palio della Balestra.

Anghiari

Il borgo fortificato di Anghiari con le sue mura possenti domina tutta la Valtiberina, ebbe la sua origine intorno al XI secolo grazie ai monaci Camaldolesi che ne diedero la prima impronta di borgo costruendo la prima abbazia, il monastero di S. Bartolomeo. La sua possente fortificazione ha protetto la cittadina nei secoli e il passaggio prima sotto l'influenza di Arezzo poi sotto quella di Firenze ha fatto sì che il paese conobbe la sua fama per la Battaglia di Anghiari, combattuta il 29 giugno 1440 tra l'esercito fiorentino e quello del duca di Milano. La notorietà della battaglia deriva dall'affresco che Leonardo da Vinci fece a Palazzo Vecchio e che purtroppo a causa di una tecnica pittorica che si rivelò inadeguata andò perduto.


Pieve Santo Stefano

Anticamente chiamata Suppetia, termine che deriva dal latino e indica la sua funzione di spedire il legname a Roma tramite il Tevere, la Pieve passò dal potere dei longobardi a chiedere protezione ad Arezzo e infine sotto l'ala di Firenze. La storia più recente vede la cittadina distrutta e ricostruita per due volta, prima a causa una alluvione nel 1855 e successivamente a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante questo numerosi sono i luoghi di interesse come la Collegiata di Santo Stefano con i suoi Della Robbia, il Piccolo Museo del Diario che raccoglie manoscritti e memorie e l'Eremo di Cerbaiolo un antico monastero benedettino passato nel XIII secolo ai francescani.


Monterchi

Il piccolo borgo di Monterchi sorge nella valle dove di uniscono al Tevere due suoi affluenti il Cerfone e il Padonchia. Il nome deriva dall'evoluzione dei termini “ Mons Herculis” che deriva probabilmente da un vecchio tempio etrusco dedicato appunto a Ercole. La posizione di Monterchi è strategica perchè nasce nella antica strada romana che collegava Arezzo con Città di Castello (Tifernum Tiberinum), data la sua collocazione strategica il borgo intorno al XIII secolo divenne una fortificazione importante contesa appunto tra le due cittadine con la vittoria finale della prima e successivamente alla Battagli di Anghiari passò sotto il potere di Firenze. Monterchi è una tappa fissa per chiunque voglia seguire le orme di Piero della Francesca, per ammirare la “Madonna del Parto” conservata nell'omonimo Museo Civico (una volta appartenente alla Chiesa di Santa Maria di Momentana). Da non perdere anche il Museo delle Bilance.

Chiusi della Verna

Chiusi della Verna non è propriamente un borgo della Vatiberina, ma fa parte di una altra zona della provincia di Arezzo: il Casentino.

Il suo territorio si trova nella antica strada che collegava Arezzo con la Romagna e varie frazioni del comune che sorge lungo il Corsalone sono note sin dai primi secoli d.C. ; intorno all'anno mille molti territori come Chiusi, Pieve Santo Stefano e Badia Tedalda erano stati affidati dall'imperatore di Germania a Goffredo di Ildebrando Catani e a ai sui discendenti, che mantennero la proprietà del castello di Chiusi si lega la storia più significativa di questa terra: la donazione del Monte della Verna dal conte Orlando Catani a San Francesco nel 1213. San Francesco si recò più volte alla Verna e nel 1224 ottenne qui le stimmate.

Spunti di Viaggio

La nostra vallata offre molti spunti interessanti per itinerari di uno o due giorni a seconda delle proprie inclinazioni
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